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graffiti_pompeiani
8 février 2006

Studium et ardor.

Veniam peto ab amicis Gallis.

J'ai peu de familiarité avec le blog. Les fautes sont de ma peu de maîtrise. 
Pour faire me pardonner je vous transcris une page du Satiricon (46) avec la traduction en langue italienne.

"Emi ergo nunc puero aliquot libra rubricata, quia volo illum ad domusionem aliquid de iure gustare. Habet haec res panem. Nam litteris satis inquinatus est. Quod si resilierit, destinavi illum artificii docere, aut tonstreinum aut praeconem aut certe causidicum, quod illi auferre non possit nisi Orcus. Ideo illi cotidie clamo: "Primigeni, crede mihi, quicquid discis, tibi discis. Vides Phileronem causidicum: si non didicisset, hodie famem a labris non abigeret. Modo modo collo suo circumferebat onera venalia; nunc etiam adversus Norbanum se extendit. Litterae thesaurum est, et artificium numquam moritur".

Ho appena comprato al ragazzo alcuni libri di diritto perché voglio che sappia masticare un po' di legge: può servire in casa. E' una materia che procura nutrimento; perché con le lettere si è già imbrattato abbastanza. E se non recalcitra, ho deciso di fargli imparare un mestiere: parrucchiere, banditore o almeno avvocato; questo non glielo potrà togliere nessuno se non all'Orco. Così io lo ammonisco tutti i giorni: "Primigenio, credimi, tutto quello che impari lo impari per te. Guarda l'avvocato Filerone: se non avesse studiato, a quest'ora non arriverebbe a tenere lontana la fame dalla bocca. Appena ieri faceva il venditore ambulante e oggi si rizza in piedi anche davanti a Norbano. L'istruzione è un tesoro, e un mestiere non perde mai la sua validità".

Vergilius

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