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graffiti_pompeiani
28 novembre 2006

De gallico itinere

Discipulis italicis salutem plurimam

Sono partito senza dirvi niente del mio viaggio. E’ stato un caso che un commerciante di formaggio, mio conoscente, mi abbia invitato l’altra sera ad accompagnarlo in Gallia perché doveva sbrigare sue faccente finanziarie con alcuni suoi creditori. Non ho saputo resistere alla tentazione di un viaggio in questa regione dell’impero di cui Giulio Cesare ha tanto parlato nei suoi Commentaria.

Eccomi qui. Sono a Lugudunum. Della città vi parlerò nella prossima lettera. Ora voglio dirvi le cose che mi hanno colpito appena ho messo piede nella città.

Bybliopolas Lugdunii esse non putabam, ac tanto libentius cognovi venditari libellos Plini Caecili Secundi, quibus peregre manere gratiam, quam in urbe collegerint, delector. Incipio enim satis absolutum existimare, de quo tanta diversitate regionum discreta hominum iudicia consentiunt”. (Plini Caecili Secundi, Epistularum libri, IX, 11).

Mentre entravo in città mi sono soffermato  a leggere qualche epigrafe  sui monumenti sepolcrali che sono posti ai lati della strada bella larga. Le mogli defunte hanno lasciato i mariti con il cuore infranto per il dolore, come Felicia Minna ha lasciato il suo inconsolabile Giulio Primizio:

Bonae memoriae et spei aeternae / spiritu quoque incomparabili Fe/liciae Minnae feminae rarissimae / castitatis exempli adfectionis plenae erga omnes homines Iulius Pri/mitius dec(urio) C(oloniae) C(opiae) C(laudiae) Aug(ustae) Lug(udunum) coniugi incom/parabili quae vixit ann(os) XXXI mens(es) V dies / IIII sine ulla querella sibique vivus / fecit et sub ascia dedicavit. (CIL 13, 01916).

Quell’espressione che ricorre nelle epigrafi di molti altri sepolcri mi lascia interdetto: che cosa vuole indicare “sub ascia”? Forse vuole significare che quel sepolcro è inviolabile? Non saprei dirlo.

Nella locanda dove alloggiamo  potreste leggere sui muri: Mul(sum) / vi(num) [AE 1988] e G(ari) f(los) / m(odii) III // Rustici IV [AE 1988].

Ora debo lasciarvi perché il mio amico commerciante mi chiama, la cena è pronta.

Valete

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